Il proNGF come nuovo promettente biomarcatore per la demenza frontotemporale

La demenza frontotemporale è una malattia neurodegenerativa molto complessa ed eterogenea, i cui sintomi sono spesso confusi con quelli del morbo di Alzheimer o con disturbi psichiatrici primari. Queste sue caratteristiche ne rendono difficile la diagnosi basata solo sull’osservazione clinica. Biomarcatori specifici sarebbero importanti per una diagnosi accurata, ma quelli clinicamente validati servono solo a escludere che si tratti di Alzheimer. Il contributo di EBRI è stato quello di valutare il livello di proNGF nel liquor di 43 pazienti affetti da demenza frontotemporale, confrontando il risultato con quello ottenuto in pazienti con Alzheimer, con disturbi soggettivi di memoria e con controlli sani. Dalle analisi, si è visto che il proNGF è in grado di distinguere tra i diversi gruppi, aumentando la performance diagnostica.

I risultati vengono dalla facility “NGF LAB” coordinata da Francesca Malerba, in collaborazione con il gruppo clinico del Prof. Giancarlo Logroscino.