EBRI promuove il “Manifesto per la Salute del Cervello”

Promosso dalla Società Italiana di Neurologia (SIN) e sottoscritto da numerose Società Scientifiche, fra le quali la Società Italiana di Neuroscienze (SINS), e Associazioni di pazienti, la Fondazione EBRI Rita Levi-Montalcini esprime pieno sostegno al “Manifesto per la Salute del Cervello”, che intende implementare in Italia il Piano Globale di Azione dell’OMS. Desideriamo unirci alla voce di scienziati, clinici e coloro che nella politica e nella società civile promuovono la sfida globale lanciata dal Partenariato Europeo per la Salute del Cervello (2026-2031) per coordinare e realizzare grandi progetti comuni per la sensibilizzazione e la promozione di politiche di prevenzione e cura.

EBRI ritiene essenziale che l’Italia, attraverso l’azione di TUTTI i suoi MINISTERI, consideri prioritaria la ricerca sul cervello nell'agenda strategica politica nazionale e aderisca pienamente al Partenariato Europeo per la Salute del Cervello per garantire un contributo significativo alla ricerca sulla salute cerebrale e beneficiare delle risorse, delle collaborazioni e delle opportunità di finanziamento offerte dal partenariato. Inoltre, si ritiene fondamentale aggregare Università, Centri di Ricerca e Imprese per sostenere e promuovere un approccio integrato alla ricerca e alla salute del cervello.

Numerose iniziative sono state proposte e avviate dall’Italia, quali il Programma Europeo congiunto per la ricerca sulle malattie neurodegenerative (JPND) e la Rete di finanziamenti europei per la ricerca sulle neuroscienze (NEURON), per la conversione dei risultati della ricerca neuroscientifica in soluzioni più avanzate di prevenzione, diagnosi e terapia dei disturbi cerebrali, ai quali ad oggi hanno avuto accesso soltanto ricercatori affiliati a Istituti di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico (IRCCS).

EBRI si associa alla SINS (il link a “SINS Brain Health”) nel sottolineare l’importanza della collaborazione con i Ministeri coinvolti, quali MSAL, MIUR e MISE, operando perché tutti i ricercatori attivi nel campo, anche non afferenti a IRCCS, possano partecipare ai Bandi pubblici aventi ad oggetto la salute del cervello, con una selezione per merito, promuovendo l’accesso a reti di eccellenza, mediante una sana competizione, e, ci auguriamo, con maggior successo nazionale e globale.