Alzheimer, così Gaetano Perusini decifrò la malattia oltre un secolo fa

Il 24 Febbraio del 1879 nasceva Gaetano Perusini, un giovane neurologo italiano che ebbe un ruolo importante insieme al neuropatologo Alois Alzheimer nella definizione della malattia di Alzheimer, la patologia neurodegenerativa che porta alla progressiva perdita della memoria e del linguaggio, inizialmente scambiata per pazzia. In occasione dell’anniversario della nascita di Perusini, il nostro ricercatore Giovanni Meli, esperto del tema e a capo del Laboratorio EBRI “Studi conformazionali su oligomeri Aβ nella malattia di Alzheimer”, racconta i progressi della scienza fatti finora su questa debilitante malattia del cervello e il prezioso contributo che ebbe Perusini nell’ipotizzare la presenza di una sostanza responsabile del declino neuronale nell’Alzheimer, quella che oggi chiamiamo proteina amiloide e che fu scoperta e caratterizzata molto tempo dopo gli studi di Perusini, negli anni ’80, grazie ai progressi nel campo della biologia molecolare. In particolare Perusini definì il componente delle placche, oggi noto come Beta Amilode, come “un prodotto metabolico patologico”, “una specie di cemento che incolla le fibrille insieme” nel volume “Sugli aspetti clinici ed istologici di una particolare malattia psichica dell’età avanzata” edito nel 1909 e stampato nel 1910.

 

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